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Der Hochaltar des Benedetto da Maiano für die Collegiata von San Gimignano. Ein Beitrag zum Problem der Sakramentsaltäre des Quattrocento
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<p>L'altar maggiore della Collegiata di Dan Gimignano, sul quale si trova oggi il ciborio di Benedetto da Maiano fiancheggiato da due angeli portacandelabri, è il frutto di una ricostruzione dell'anno 1937 (fig. 1). Si pone quindi il problema del suo aspetto originario. Basandosi su nuovi documenti e con l'aiuto di frammenti provenienti dall'antico altar maggiore della chiesa, l'autrice propone la seguente ricostruzione dell'altar maggiore, eseguito tra il 1478 ed il 1482 da Benedetto da Maiano: esso consisteva di due colonne scanalate che portavano un grande cornicione sporgente sul quale si ergevano il ciborio e gli angeli (fig. 17). Sopra la mensa, fiancheggiata dalle colonne, stava con gran probabilità la tavola di Taddeo di Bartolo eseguita nell'anno 1401 per l'altar maggiore e dedicata al santo patrono della città, San Gimignano. L'altare misurava in larghezza (al cornicione) ca 3,30 m, mentre la sua altezza ammontava a ca 5,70 m. Per la combinazione inconsueta di pala d'altare con sovrastante tabernacolo eucaristico — che non ha paragone fra gli altari del Quattrocento conservatisi — l'autrice rimanda a un gruppo di disegni con progetti per altari pubblicati la prima volta da Otto Kurz. Di questi, quello oggi conservato nel Gabinetto di disegni degli Uffizi è considerato il più somigliante all'altar maggiore sangimignanese ricostruito. L'autrice sottolinea però che l'altar maggiore della Collegiata di San Gimignano è singolare nell'integrazione di pala d'altare 'antica' e ciborio eucaristico 'moderno'; esso rappresenta un esempio finora unico di 'soluzione di compromesso', ovvero di altari che in un periodo di transizione, alla fine del Quattrocento, cercavano di conciliare la pala d'altare tradizionale con le esigenze del nuovo e sempre più importante culto eucaristico.</p> |
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